IL MORTO DEL MESE

martedì 18 maggio 2021

Franco Battiato (1945-2021)

MILO, TRINACRIA - Che pena scrivere "Franco Battiato" nella casella del titolo, ma prima o poi doveva succedere. Poi si sa, quando i vecchietti cadono e si rompono il femore la fine è vicina. Tra l'altro non era neanche la prima volta, se l'era già rotto, non si sa se lo stesso o un altro, un paio d'anni prima al Petruzzelli mentre cantava Voglio vederti cadere danzare. Grazie a uno dei troppi deficienti che vanno ai concerti per filmarli col cellulare, abbiamo anche il video della caduta: francamente, da uno che millantava di superare le correnti gravitazionali mi aspettavo di meglio.

Che cazzo di compito ingrato m'è capitato oggi, come ogni volta che muore una persona che è stata per me così terribilmente influente. Verrebbe da fare come hanno fatto in tanti (dai Letta, persino il SMM di Conte è stato più originale), ma l'animale che mi porto dentro m'impone di provare almeno a parlarne male. In fondo, chi è era 'sto Battiato? Un tizio la cui spocchia era direttamente proporzionale alla lunghezza del suo naso e inversamente proporzionale alla sua capacità di pronunciare correttamente i testi in inglese, diventato famoso per aver gettato a caso su blandi motivetti dance pop accozzaglie di paroloni e oscuri riferimenti musicali o letterari, giusto per darsi un tono da intellettuale. Beh, io c'ho provato.

Addio Battiato, non ti dimenticheremo di certo. Non siamo gente che crede nell'aldilà, ma metti putacaso che esista una qualche specie di Paradiso, mi auguro che ritroverai i vari Giusto Pio, Manlio Sgalambro, Milva, Giuni Russo e compagnia cantante e suonante. Se così fosse, non vedrei l'ora di morire per venire a vedere un vostro concerto.

Forse a nessuno frega un cazzo che...
Fra le varie robe che ha fatto non vogliamo sorvolare su questa sua comparsata in Baba Yaga del compianto Corrado Farina e sul fatto che abbia scritto un brano per Tiziano Ferro (non ascoltatelo, potrebbe piacervi).

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Morirono così