IL MORTO DEL MESE

martedì 11 novembre 2025

Anna Laura Braghetti (1953-2025)

ROMA, ITALIA -
Ho poi telefonato a suo fratello [figlio di Vittorio Bachelet, ucciso dalla Braghetti], che ha voluto vedermi e mi ha regalato una statua della Madonna. L'ho affidata alla mamma di Francesca Mambro perché con lei mi sembra al sicuro.
Eh? Che cosa cazzo ho appena letto? Bah, il mondo è proprio strano. Come avrete immaginato ci ha da poco lasciati Anna Laura Braghetti, la brigatista a cui era intestata la casa dove fu tenuto prigioniero Aldo Moro. Dopo la tragica fine dello statista democristiano, la Braghetti partecipò pure all'attacco alla sede regionale DC di piazza Nicosia, dove morirono due sbirri, e all'omicidio del vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura Vittorio Bachelet. Venne arrestata nel 1980 e condannata al carcere a vita, che in Italia sono circa vent'anni, così nel 2022 uscì e tornò a scorrazzare libera e felice per le strade. Nel frattempo ha scritto due libri: Il prigioniero, dal quale è stato tratto il film di Bellocchio Buongiorno Notte (con Maya Sansa nei panni della Braghetti) e Nel cerchio della prigione, scritto a quattro mani con Francesca Mambro, nientemeno, diventata nel frattempo sua amichetta. E poi dicono che la Teoria del ferro di cavallo sia una stronzata!

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Giorgio Forattini (1931-2025)

MILANO, ITALIA -
In tanti anni ho ricevuto querele solo da esponenti della sinistra. Non mi ha mai difeso nessun esponente di sinistra, perché gli uomini di sinistra sono nemici della satira
Vi dirò la verità, per anni ho dato per scontato che Forattini fosse "di destra", invece pare che non fosse niente, si definiva un liberale, un anarchico, un libero pensatore, etc etc. In fondo, se ha disegnato per anni su Repubblica, un motivo ci sarà (vabbè, se è per questo anche Travaglio scriveva sull'Unità). Comunque sia, ideologie a parte, a me non è mai stato particolarmente simpatico; non mi piaceva come disegnava, non mi faceva ridere, ma che vi devo dire: era nemico di D'Alema (il baffetto permalosetto lo querelò due volte), il nemico del mio nemico è mio amico e quindi Forattini è mio amico. Almeno lo era. Pace all'anima sua.

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James Dewey Watson (1928-2025)

EAST NORTPORT, NY, USA -
Non comprendiamo ancora in modo adeguato il modo in cui i diversi ambienti del mondo hanno selezionato nel tempo i geni che determinano la nostra capacità di fare cose diverse. Mettere in discussione questo non significa cedere al razzismo. Questa non è una discussione sulla superiorità o l'inferiorità, si tratta di cercare di capire le differenze, sul perché alcuni di noi sono grandi musicisti e altri grandi ingegneri.
Tutto questo per dimostrare che i necri sono inferiori! Ma no, ma no, figuriamoci se intendevo quello! Eppure, l'hanno tanto criticato, porello, per le sue idee facilmente travisabili su donne, neri, omosessuali, ebrei, ciccioni, punkabbestia, boyscout... però ha ragione, dai, razza (si fa per dire) d'ipocriti: si può dire che i neri in media c'hanno il pene più lungo dei bianchi, ma non che i bianchi siano in media più intelligenti! E i cinesi allora? Vi prego, fermatemi... che vi devo dire, se Watson pensava che l'intelligenza fosse ereditaria (e finora non è stato dimostrato), forse qualche ragione ce l'aveva... certo, non sarebbe il primo Premio Nobel a sparare minchiate, ma cazzo il DNA L'HA INVENTATO LUI, tipo Pippo Baudo, qualcosa vorrà dire. Comunque, per aver creato un modellino a doppia elica del DNA insieme al suo amichetto Crick, già inventore del coso per alzare le macchine, vinse il premio Nobel per la Medicina; per il resto, ha continuato a fare ricerca, scrivere libri e rilasciare interviste dove diceva cose condivisibili come questa:
Whenever you interview fat people, you feel bad, because you know you're not going to hire them
Forse a nessuno frega un cazzo che...
Nel 2007 ha pubblicato il suo genoma online. Lo trovate qui.

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lunedì 10 novembre 2025

George Emil Banks (1942-2025)

SKIPPACK TOWNSHIP, PENNSYLVANIA - La mattina del 25 settembre 1982, la cittadina di Wilkes-Barre in Pennsylvania fu teatro del peggior episodio di spree killing che la storia locale ad oggi ricordi: George Emil Banks, il qui presente cadavere (che all'epoca era ovviamente ancora - e purtroppo - vivo e lavorava come secondino del carcere), ubriaco marcio dalla sera prima, decise così, d'emblée, di ammazzare a colpi di AR-15 le sue tre fidanzate (tutte sue conviventi, due delle quali erano tra loro sorelle), quattro dei suoi figli che aveva avuto un po' con una, un po' con l'altra e e un po' con l'altra ancora e un figlio di una delle tre che viveva anche lui con loro. E poi dicono che la famiglia allargata è un'idea di mò! Dopo aver sparato anche a due suoi vicini che, sentiti gli spari, avevano tentato la fuga (uno dei due riuscì miracolosamente a salvarsi), si mise in macchina e andò da una sua ex (con la quale aveva fatto un figlio - ma dai?) e ammazzò lei e lui più un nipotino e la madre della tipa che erano là, portando il body count a 13, quindi riassumendo, questi furono gli ammazzamenti:
  1. Regina Clemens (29 anni) - fidanzata di Banks
  2. Montanzima Banks (6 anni) - figlia avuta da Regina Clemens
  3. Susan Yuhas (23 anni) - fidanzata di Banks, sorella di Regina Clemens
  4. Boende Banks (4 anni) - figlio avuto da Susan Yuhas
  5. Mauritania Banks (20 mesi) - figlia avuta da Susan Yuhas
  6. Dorothy Lyons (29 anni) - fidanzata di Banks
  7. Nancy Lyons (11 anni) - figlia di Dorothy Lyons
  8. Foraroude Banks (1 anno) - figlio avuto da Dorothy Lyons
  9. Raymond F. Hall Jr. (24 anni) - vicino di casa
  10. Sharon Mazzillo (24 anni) - ex-fidanzata di Banks
  11. Kissmayu Banks (5 anni) - figlio avuto da Sharon Mazzillo
  12. Scott Mazzillo (7 anni) - nipote di Sharon Mazzillo
  13. Alice Mazzillo (47 anni) - madre di Sharon Mazzillo
Dopo un faccia a faccia con la polizia durato quattro ore, Banks fu infine arrestato. L'avvocato difensore tentò di giocarsi la carta dell'infermità mentale, ma il giudice disse una roba tipo "ma non mi rompete i coglioni!" e lo condannò alla pena di morte, che poi... pure se era matto, dico io, non lo ammazzi a uno così? Vabbé... fatto sta che tra appelli, ricorsi e cazzi vari, passano gli anni e ancora oggi non l'ammazzano e va a morire di tumore. Archiviare alla voce "meglio tardi che mai".

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domenica 9 novembre 2025

Peppe Vessicchio (1956-2025)

ROMA, A SUD DI SANREMO - Non dirige più l'orchestra il maestro Peppe Vessicchio. Ovviamente, non avendo mai visto il Festival (né tantomeno la merda inscatolata da Maria De Filippi), ignoriamo chi fosse questo tipo barbuto che più di una volta abbiamo visto accostato a cani nei meme, fatto sta che vogliamo evitare stracciamenti di coglioni della serie "Vi siete scordati di Vessicchio!", "E Vessicchio non lo fate?", ecc., perciò... tadà... beccatevi 'sto necrologio di cinque righe.

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sabato 8 novembre 2025

"Silent" Brian Mackney (1948-2025)

DA QUALCHE PARTE IN MONDO WRESTLINGO - Silenzio! È morto Brian Mackey, wrestler canadese che aveva la particolarità di essere sordomuto. Attivo soprattutto in Canada, Mackey è stato per lo più un jobber per tutta la carriera, che lo ha portato a lottare anche nella terra dei musigialli (nella foto sopra è ritratto mentre colpisce Giant Baba) e nella WWF, federazione in cui si è infine ritirato negli anni '80.

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Joseph Byrd (1937-2025)

UNITED STATES OF AMERICA - Come spesso già accaduto in passato, ci troviamo quest'oggi a scrivere di un morto illustre di cui pare non sbatta nulla a nessuno: salutiamo pertanto con grandissimo cordoglio un eroe dimenticato della storia della musica, Joseph Byrd. Allievo di John Cage, Joseph Byrd mosse i primi passi nel mondo musicale a fianco a nomi quali Yoko Ono e La Monte Young, contribuendo allo sviluppo della minimal music e organizzando happening d'ogni tipo, con musica, teatro, esposizioni d'arte, reading di poesie, eccetera. Sul finire degli anni '60, decise di formare una rock band con la quale poi finì per incidere un solo, unico album: ma che album, cazzarola! Unitosi all'amica Dorothy Moskowitz, infatti, formò The United States of America, gruppo in cui di lì a poco reclutarono altri tizi del giro dell'avanguardia e registrarono l'omonimo disco che definire fichissimo è poco. Tra le peculiarità dell'album c'è il fatto che qui i nostri facevano un bel rock psichedelico sperimentale e super-distorto senza bisogno di chitarra: a farla da padroni erano infatti le tastiere e i synth suonati da Byrd e la voce della Moskowitz. Nonostante la band si sciolse poco dopo l'uscita dell'album, Joseph ha poi continuato a suonare per il resto della carriera, proponendo altri dischi superfichi tipo l'altrettanto psichedelicissimo The American metaphysical circus e l'album di canzoni natalizie tutto fatto col synth  A christmas yet to come. Ah, ed è stato anche produttore e arrangiatore del bellissimo tributo al jazz degli albori in Jazz di Ry Cooder. Addio, maestro!

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Lee Tamahori (1950-2025)

AUCKLAND, NUOVA ZELANDA - Addio al regista neozelandese Lee Tamahori, facitore di pellicole come Once were warriors (grandissimo film di debutto sulle gang criminali Māori) e La morte può attendere (l'ultimo col James Bond interpretato da Pierce Brosnan), che perde oggi la sua battaglia contro il morbo di Parkinson. Tamahori, molti non lo sanno, aveva anche una seconda attività segreta oltre a quella di regista ed è questo quello di cui ci preme particolarmente scrivere: batteva la Santa Monica Boulevard travestito da donna offrendo pompini a prezzi accessibili. No, non è una roba che ci siamo appena inventati per scioccare i nostri lettori: è tutto vero! Nel 2006, alcuni membri della LAPD stavano pattugliando le strade per sgominare un giro di prostituzione e Lee riuscì una sera nell'impresa di proporre un servizietto proprio ad uno sbirro in borghese. Insomma: da "once were warriors" a "once were whores"! Vabbé, la cosa com'è ovvio finì a rose e fiori: lavori socialmente utili e bla bla bla, sapete come funziona coi tipi famosi...

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Tika the Iggy (201X-2025)

MONTREAL, CANADA - "Vesti la tua cana come una cogliona e ti riempirai di soldi": questo il consiglio che mi dava sempre mia nonna quand'ero piccolo. E io, vero coglione, che non l'ho mai ascoltata e le rispondevo: "Ma che puttanate, la no'! Lo so io come si fa la grana!" Quando uno nasce coglione!

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Ralph Senensky (1923-2025)

CARMEL-BY-THE-SEA, CALIFORNIA - Di tutti i registi della serie originale di Star Trek, l'unico ancora in vita - dopo la dipartita un paio d'anni fa di Robert Butler - era Ralph Senensky, che ora, alla veneranda età di 102 anni, ascende alle stelle fino ad arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima. Prolifico regista di episodi per mille e mille serie televisive sin dagli anni '50, per un trekker come il sottoscritto, Senensky non potrà essere ricordato, appunto, che per i sei (in realtà erano sette, ma ne La ragnatela Tholiana non fu accreditato in quanto licenziato in tronco durante le riprese perché in ritardo rispetto alla tabella di marcia) episodi di Star Trek da lui girati, ovvero Al di qua del paradiso, Guarigione da forza cosmica, Nell'arena con i gladiatori, L'ossessione, Ritorno al domani e La bellezza è verità? Lunga vita e prosperità!

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