IL MORTO DEL MESE

mercoledì 10 luglio 2024

Bruno Zanin (1951-2024)

DOMODOSSOLA, ITALIA -
Federico è stato troppo buono con me. Era un eterno adolescente. Con la scusa di mostrarmi come andava girata la scena, infilava la sua testa una, due, tre volte fra le tettone della tabaccaia, che in realtà era una camiciaia di Bologna che lo adorava, povera Antonietta, è morta dieci anni fa cadendo da un balcone. A me lasciava il compito di sollevarla fino a 40 volte, un quintale abbondante, alla fine mi ci voleva una bottiglia di Vov per riprendermi
Affoga fra le tette della Tabaccaia Bruno Zanin, che è stato memorabile interprete del protagonista di Amarcord, il Titta, personaggio ispirato a un amico d'infanzia di Fellini (tal Luigi Benzi), ma in realtà alter ego del regista stesso. Fu scelto per caso per il ruolo: stava cazzeggiando per Cinecittà quando Fellini lo vide e lo scritturò sul posto, nonostante non avesse mai recitato in vita sua. Dopo Amarcord prese parte a una dozzina di altri film, che non ho visto, e poi diventò un giornalista (lo citammo in occasione della non triste dipartita di Pierino Gelmini).
Ù perché, te non ti tocchi? Ma come si fa a non toccarsi quando si vede la tabaccaia con totta quella roba che ti dice "Importazione?" O la professoressa di matematica, che sembra un leone? Madonna! Ma come si fa a non toccarsi quando ti guarda così? E cosa credi che veniamo a vedere il giorno di Sant'Antonio, quando te benedici gli animali? Le chiappe delle pecore? Ecco, lo vedete come mi guarda? Ma come faccio allora a dirgli della Volpina, di quella volta che mi ha chiesto se le gonfiavo la bicicletta? Io non sapevo che si davano i baci così. Lei lo sapeva? Con tutta la lingua che gira...
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Morirono così