IL MORTO DEL MESE

lunedì 3 luglio 2023

Alan Arkin (1934-2023)

SAN MARCOS, CA, USA - Lascia questa valle di lagrime il poliedrico caratterista americano Alan Arkin, il quale, pur regalando notevoli performance in gioventù, ha avuto l'apice della sua notorietà in vecchiezza: i più fra voi lo ricorderanno nella recente serie Il metodo Kominsky o al massimo in Little Miss Sunshine (che gli valse il suo unico Oscar), Uomini di parola, Insospettabili sospetti, Dumbo o Argo, mentre non lo ricorderete in Edward mani di forbice, Rocketeer, Gattaca, Arrivano i russi, arrivano i russi, Sherlock Holmes - Soluzione settepercento, Comma 22, L'infallibile ispettore Clouseau? (che riesce nel pur difficile compito di fare ancora meno ridere dei film con Peter Sellers) e Gli occhi della notte (che sembra fichissimo). Ma fra tutti il suo migliore è quello che veramente non ha visto nessuno-nessuno (ma pare fosse uno dei preferiti di Terry Pratchett): The Return of Captain Invincible, musical australiano a tema supereroistico (con alcune canzoni scritte dal transilvano Richard O'Brien) che vede Arkin nei panni del superman/barbone/ubriacone del titolo nel tentativo di sconfiggere la sua vecchia nemesi Mr. Midnight, interpretato da Christopher Lee, che accettava sempre qualsiasi incarico gli permettesse di sfoggiare le doti canore di cui andava tanto orgoglioso.

Forse a nessuno frega un cazzo che...
Prima di fare l'attore Arkin fece parte per un paio d'anni di un gruppo di nome The Tarriers; durante la sua breve permanenza la band diede alle stampe due singoli che ebbero un qualche successo: The Banana Boat Song (uscita lo stesso anno della più fortunata versione di Harry Belafonte) e Cindy, Oh Cindy.

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Morirono così