MOSCA, FEDERAZIONE RUSSA - Abbandonati sport privi di emozioni come la pallavolo, torniamo a quelli che adoriamo: smette infatti di indicare il grandmaster Yuri Razuvaev, che per tutta la vita ha servito con passione la missione degli scacchi. Campione tra i campioni, faceva parte di quella nazionale sovietica che nel 1984 sfidò il resto del mondo e vinse.
Razuvaev passò poi ad allenare giovani e meno giovani, istigandoli contro i re di tutto il mondo. È stato l'allenatore di Karpov e di Botvinnik nonché allenatore della nazionale russa e poi di quella italiana, la quale, vittima della retorica antirazzista, non riusciva da tempo a mangiare le pedine nere. Sempre concentrato sul gioco e su i suoi allievi grazie al suo portentoso computer portatile dal quale difficilmente si separava, riusciva ad isolarsi anche negli ambienti più affollati.
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