CECINA, TOSCANA - Ce lo chiedete a gran voce e perciò alla fine abbiamo deciso di farci dare una mano dall'amiloidosi ed ammazzarlo: ecco a voi Oliviero Toscani, fotografo che seppe trasformare la provocazione in arte le puttanate in soldi. Ebbene sì: perché a differenza di quello che scrivono in questi giorni TUTTE le testate del mondo, il buon Oliviero, se ha avuto un pregio, è stato quello di sapere come arricchirsi con degli scatti del cazzo in cui figuravano ebrei e nazisti che pomiciano, individui a caso nudi e freak assortiti: bravo, chapeau. Ma chiamare arte la roba che faceva (e ripetiamolo, col fine unico e solo di far vendere qualche maglioncino del cazzo in più all'amico Benettòn) è un insulto all'intelligenza e al buon senso. E chissà chi sarà il prossimo genio della fotografia pubblicitaria... per quel che ci riguarda, puntiamo tutto su Luì dei Luì e Sofì.
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