MILANO DUE, ITALIA UNO -
Candy è un gran troione
Se la fa con Archie, Steve
Anthony, Terence, Albert
Ed anche con il procione
Tutti ricordiamo questa e altre indimenticabili sigle dei cartoni animati giappi che imperversavano sulle reti Fininvest/Mediaset negli anni '90, e tutti ricordiamo che in ogni sigla compariva la magica scritta "A. Valeri Manera". Ci siamo sempre chiesti chi diavolo fosse, adesso lo sappiamo: trattavasi della responsabile del settore ragazzi dell'azienda, curatrice quindi di tutte le produzioni tipo Bim Bum Bam e le imbarazzanti serie tipo Love me Licia, Arriva Cristina etc, nonché degli adattamenti degli "anime" che andavano in onda all'epoca (fu quindi la principale artefice della discussa censura e "de-giapponificazione" dei suddetti cartoni); dulcis in fundo, scrisse anche TUTTE le sigle d'apertura, sempre cantate (con qualche eccezione) da Cristina D'Avena, da lei scoperta. Mi sono sempre chiesto che aspetto avesse A. Valeri Manera, ma ora che la vedo mi rendo conto che è esattamente come pensavo che fosse: una specie di Janine di Ghostbuster 1 con look da ciellina cripto-lesbica. Comunque sia, addio A. Valeri Manera: nel bene e nel male rimarrai per sempre nei cuori degli appartenenti alla mia sfigatissima generazione.
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