IL MORTO DEL MESE

sabato 23 settembre 2023

Giorgio Napolitano (1925-2023)

ROMA, LAZIO -
Quelli che, come i grillini, mi accusano di volere un'amnistia pro-Berlusconi sono persone che fanno pensare a una sola cosa, hanno un pensiero fisso e se ne fregano dei problemi della gente e del Paese. E non sanno quale tragedia sia quelle carceri. Non ho altro da aggiungere.
Eh, ma se ci fosse andato, i carcerati avrebbero avuto almeno un compagno di cella spigliato e simpatico che gli avrebbe fatto pesare meno la loro condanna, vabbé comunque... sembrava quasi non dovesse morire mai e invece, invece Giorgio Napolitano, già bi-presidente della Repubblica Italiana, stende le emerite et presidenziali gambe. Re Giorgio (questo il nickname che utilizzava sui social) andrà ricordato nei libri di storia per il suo vizietto di firmare leggi, decreti e lodi alfani senza averli prima letti ("tanto se non lo firmo mò, me lo ripropongono uguale!" diceva battendo i piedi e saltellando con rabbia), nonché per la sua accondiscendenza verso il caro amico e gran figl di putt Silvio Berlusconi. Beh, anche oggi, come quando morì quest'ultimo, sarà una piacevole giornata di lutto nazionale: aspettiamo con ansia quella dedicata a Messina Denaro, che si accalca per comparire anch'egli sulle nostre pagine... preghiamo.

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Morirono così