IL MORTO DEL MESE

lunedì 19 dicembre 2022

Siniša Mihajlović (1969-2022)

ROMA, ITALIA - Calciatore ucciso dalla leucemia, ha giocato in varie squadre tra cui la Vojvodina. O il Vojvodina? Buh! Vabbè, a 'sto giro pure a noi sembra eccessivo fare un necrologio Baicu Style, pur non sapendo cosa aggiungere rispetto a quanto appena scritto. Allora sappiamo che ha giocato in diverse squadre, che era forte a tirare i calci di punizione... poi quando s'è fatto vecchio s'è messo a fare l'allenatore, nella cui veste non ha, diciamo, brillato. Ma se c'era una cosa in cui brillava erano gli insulti razzisti, gli sputi sugli altri giocatori e una certa visione politica vagamente nazionalista che solo a un Serbo può sembrare normale. Come quella volta che venne addirittura indagato per razzismo per gli insulti a Vieira:
All'Olimpico mi hanno detto cose orribili, come "bastardo negro" e "scimmia negra di merda". Me le gridava sempre lo stesso giocatore: Mihajlovic. È la cosa peggiore che mi sia capitata da quando gioco al calcio.
A queste accuse Mihajlović si difese energicamente e con argomenti incontrovertibili:
È vero, ho detto a Vieira "nero di merda", ma aveva cominciato lui. Mi ha detto "zingaro di merda"!
Ah, beh, allora! In un'altra gaia occasione si beccò 8 giornate di sospensione per aver calpestato e sputato Mutu (e già in precedenza aveva riversato la sua ptialina sul viso di un altro giocatore, il tedesco Jens Jeremies). Chissà, magari anche loro l'avevano chiamato zingaro. Il bello è che tempo dopo si scusò così:
Scusa Mutu, quello sputo fu colpa mia
Ah cazzo, e che io che pensavo fosse stato Mutu a mettere la faccia in mezzo alla traiettoria della rattica! Un'altra volta si attaccò con dei poliziotti che l'avevano chiamato... zingaro. Ma poi perché s'arrabbiava, in fondo diceva anche lui di esserlo, più volte. Bah. Pure ai tifosi Juventini, che una volta gli hanno urlato zingaro, disse:
Zingaro? Vi aspetto, venite a trovarmi, non c'è problema, me lo dicono in faccia, vediamo se c'hanno le palle.
Eh sì, così tu ne approfitti per svaligiarli le case in loro assenza! Scherzo ovviamente, al massimo avrebbe rotto una bottiglia e li avrebbe sfigurati. Ma veniamo al piatto forte, la politica: scrisse un necro-elogio al suo amico Željko "Arkan" Ražnatović, ex capo ultras della Stella Rossa e noto criminale di guerra; invece secondo lui Ratko Mladić, accusato di genocidio e crimini contro l'umanità, era "un grande guerriero che combatte per il suo popolo", mentre su Slobodan Milošević disse:
Tra noi abbiamo sempre litigato, ma siamo tutti serbi. E preferisco combattere per un mio connazionale e difenderlo contro un aggressore esterno. So dei crimini attribuiti a Milošević, ma nel momento in cui la Serbia viene attaccata, io difendo il mio popolo e chi lo rappresenta.
Che dire, non fa una piega. Ma poi, su cosa litigavano esattamente lui e Milošević? A prescindere dall'argomento del contendere, sono sicuro che finivano per darsi dello zingaro a vicenda.

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Morirono così