BOLOGNA, EMILIA - Socc'mel, è morto Gianni Cavina! Sicuramente l'avete visto in uno dei millemilla film in cui ha recitato, magari quelli dell'amico di lungo corso Pupi Avati (che s'è anche lamentato delle poche persone al suo funerale), tipo La Casa dalle Finestre che Ridono, La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone e Tutti defunti, tranne i morti (di quest'ultimo Cavina è stato sceneggiatore insieme ai fratelli Avati e a Maurizio Costanzo... nonostante le ottime premesse, il film è veramente una merda).
Proprio lui, che non avrebbe perso l'accento bolognese neanche dopo cento corsi di dizione, fu scelto per incarnare l'investigatore bolognese per eccellenza, l'ispettore Sarti, serie di cui Cavina canta la sigla iniziale (per una macabra coincidenza proprio qualche giorno fa Macchiavelli ha "ammazzato" Sarti). Tornando alla sua filmografia, sono tre quelli che mi sento di menzionare: il molto bello L'ingorgo di Comencini, il più volte citato Quando c'era lui... caro lei! di Santi e ovviamente l'immortale capolavoro Cornetti alla crema (lo so che è la terza volta che ripropongo il video di Aristide, ma non ce la posso fare, mi fa ridere ogni volta). Dulcis in fundo, Cavina è stato Zeus, quello che cucina da Dio, in una memorabile pubblicità di qualche anno fa. At salùt. link |
mercoledì 30 marzo 2022
Gianni Cavina (1940-2022) |