BRACCIANO, ITALIA - Passa al trapasso pure Achille Lollo, uno dei responsabili del Rogo di Primavalle: nel 1973 Lollo e altri compagnucci di Potere Operaio diedero fuoco alla porta di casa di tal Mario Mattei, all'epoca presidente di una sezione dell'MSI, e nell'incendio che ne conseguì morirono due dei suoi figli di 8 e 22 anni (a quest'ultimo apparteneva il corpo abbrustolito nella famosissima foto di quell'incidente), mentre lui, la moglie e la restante progenie rimasero più o meno gravemente feriti. Lollo fu l'unico fra gli indiziati ad andare per un po' in carcere, ma dopo la condanna in appello (in primo grado era stato assolto) riuscì a fuggire all'estero, a quanto pare aiutato, fra gli altri, da Franca Rame e Dario Fo, i quali furono anche fra gli "intellettuali" che promossero la linea innocentista; anzi alcuni diffusero la teoria secondo la quale si trattava di un regolamento di conti interno alla destra romana. Nel 2005 il reato fu prescritto, così Lollo decise di raccontare la sua versione dei fatti: era stato davvero lui.
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