MILANO, ITALIA - Cari piccoli amici del club di musica contemporanea d'avanguardia e non è con somma tristezza che annunciamo la dipartita del compositore e saggista Paolo Castaldi. E sì, è così, mi piace immaginarvi tutti lì appassionati a farvi le pippette su Stockhausen, Boulez, Bussotti e John Cage mentre vi disperate per la tremenda perdita del povero Castaldi, ma ovviamente so benissimo che probabilmente non avrete capito una beneamata mazza di quello che sto dicendo. Va be', Castaldi era compositore e insegnava al conservatorio di Milano, personalità colta e prolifica, aveva composto per molteplici organici con uno stile sempre volto alla ricerca e al superamento della scuola di Damrstadt da cui proveniva. Di lui ricordiamo in particolare la celebre esecuzione di Cardini, solfeggio parlante per voce sola eseguita dal pianista compositore Giancarlo Cardini al famoso concerto in memoria del compianto Demetrio Stratos nel 1979, brano tanto caro a tutti i devoti studenti che hanno sprecato i loro inutili anni di studio sui meravigliosi corsi del Pozzoli.
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