IL MORTO DEL MESE

lunedì 8 febbraio 2021

Gildardo García (1954-2021)

MEDELLIN, COLOMBIA - Lo so, lo so in questi anni avete affinato la vostra conoscenza dello scacchismo e non avete più bisogno che qualcuno vi parli di arrocchi, fianchetti e difesa siciliana. Sì ho proprio detto difesa siciliana! Tanto lo sappiamo che non avete aperto nessun manuale di scacchi, ma avete solo visto una serie tv. Ovviamente l'abbiamo vista anche noi, ma dopo l'inizio fatto di droga e mosse spietate è arrivata anche una trama e la cosa ci ha fatto un po' scaccare.

In realtà la vostra expertise Tv vi aiuterà a salutare con più vigore Gildardo, secondo Grand Master colombiano che ricordiamo tutti per il suo alfiere sacrificato a inizio partita nella sfida contro Walter Browne nel 1990. Il suo motto era "Vincere per non morire di fame". Non stiamo parlando infatti di un talento naturale come se ne incontrano nelle fiction, ma di qualcuno che ha sudato ogni singola mossa, sembra infatti impossibile trovare sue foto che non lo vedano con un'espressione corrucciata tutto proteso verso la sua prossima mossa. Un'immobilità fisica che voci dicano sia stata mantenuta nella preparazione funeraria e che oggi si allinea anche all'immobilità cerebrale del fu Garcìa.

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Morirono così