FLORIDA, U.S.A. - Dopo Lemmy e Bowie, il cancro miete un'altra vittima tra le icone del rock: Blowfly. Beh, forse penserete che parlare di icona possa essere esagerato ma non sapete quanto vi sbagliate. D'altro canto non è colpa nostra se intasate il vostro hard disk interno con la nozione dell'esistenza dei Kolors. Sul finire degli anni '60, dopo aver firmato hit di successo per svariati artisti della scena soul ed arr-en-bi, Clarence Henry Reid (questo il suo vero nome) ebbe la geniale idea (non troppo dissimile da quella che ebbero gli Squallor qui da noi) di pubblicare dischi infarciti di volgarità ed allusioni sessuali per nulla velate, riuscendo a creare perle di eccezionale caratura artistica e culturale sempre racchiuse in copertine una più bella dell'altra. Per oltre quarant'anni, questo proto-rapper depravato ha indossato la sua tutina da supereroe e, pensate, qualche anno fa ha duettato perfino con Jello Biafra, il quale volle fortissimamente volle che Blowfly incidesse qualcosa sotto l'egida dell'Alternative Tentacles. Se volete saperne di più su questo mitologico personaggio, potete visionare il documentario a lui dedicato, nel quale spiccano le partecipazioni di Chuck D ed Ice-T. link |
lunedì 18 gennaio 2016
Blowfly (1939-2016) |