ROMA, SVEZIA - Come ben sapete sul calcio non siamo ferrati e per questo ci eravamo persi completamente la morte di questo calciatore svedese che si distinse ai campionati mondali del '50 e finì a giocare in Italia per l'Atalanta, il Napoli e poi il Torino. I fan lo adoravano, lui amava i tifosi e così via, ad ogni modo lasciò il calcio e si diede alla sua passione di sempre: il tennis. Avete presente in genere cosa succede quando un giocatore cambia sport? Se vi ricordate Michael Jordan nel baseball, Brock Lesnar nel football americano e Schumacher nel nuoto sincronizzato sapete già la risposta: situazioni penose. Guardiamo ai corpi dei nostri beniamini e li vediamo di colpo come essere mediocri, strappiamo i poster, sgonfiamo le scarpe e andiamo a farci una vita. Non è questo il caso di Jeppson, che invece nel tennis ci diede dentro e riuscì persino a battere Horst Hermann, un pezzo grosso di cui qualcuno spero abbia già sentito parlare, perché io, che di solito mi occupo dei necrologi fumettistici, di Hermann conosco solo quello che disegna queste cose. link |
giovedì 28 marzo 2013
Hasse Jeppson (1925-2013) |