MILANO, ITALIA - Con colpevole, colpevole ritardo, con l'unica scusante di non aver letto ancora il numero di Tex di febbraio dove di sicuro se ne parlerà, annunciamo la morte di Decio Canzio. A molti questo nome non dirà nulla, quelli della mia età forse si ricorderanno di lui come autore de Il piccolo ranger o di quella brutta copia di Tarzan che era Akim. Canzio era lo sceneggiatore di entrambe le testate, finché non andò a lavorare per Sergio Bonelli; lì scrisse le sceneggiature de L’Uomo del Nilo e L’Uomo del Messico, entrambi disegnati dall'incredibile Sergio Toppi, e poi alcune storie di Zagor. Ha anche sostituito Claudio Nizzi per un po' sulle pagine di Aquila della Notte, ma non è questa la cosa fondamentale. Canzio era il personaggio chiave di ciò che succedeva nella misteriosa redazione di via Buonarroti direttore generale dagli anni '80, era quello che controllava tutto: leggeva ogni riga, approvava gli editoriali, gli almanacchi, le vignette, definiva i personaggi con gli autori e faceva tutto questo senza che noi lettori ce ne accorgessimo. Rimaneva infatti un nome tra tanti nella seconda di copertina, che però si ripeteva su tutte le testate, un potere oscuro nella mondo dell'editoria disegnata a cui ci sentiamo di dire grazie, ma senza sapere bene il perché. link |
mercoledì 6 febbraio 2013
Decio Canzio (1930-2013) |