MOSCA, RUSSIA - Muore oggi Gevork Vartanian, ex-spia sovietica. Pensate, è stato proprio lui a sventare l'attentato ordito da Kaltenbrunner (uno dei condannati a morte a Norimberga), la cosiddetta Operazione Long Jump, che avrebbe dovuto togliere di mezzo Stalin, Roosevelt e Churchill in un colpo solo durante la conferenza di Teheran del 1943. L'esistenza del malefico piano fu in realtà svelata da un'altra spia sovietica, Nikolai Kuznetsov, che fingendosi un'ufficiale della Wehrmacht riuscì a strappare la notizia a un Maggiore delle SS, dopo averlo fatto ubriacare a dovere. La palla passò quindi al diciannovenne Gevork Vartanian: di origine armene, s'era trasferito a Teheran con il padre, anche lui una spia russa, ed era entrato nel KGB a soli 15 anni. Vartanian e la sua squadra riuscirono ad anticipare ogni mossa dei tedeschi: intercettarono la prima squadra di operatori radio mandata in avanscoperta e con l'aiuto dei britannici misero sotto sorveglianza le loro comunicazioni. Quando i crucchi capirono di essere stati beccati decisero di annullare l'operazione e così la seconda squadra composta dagli uomini che avrebbero materialmente compiuto l'attentato, capitanati da Otto Skorzeny (lo stesso Skorzeny che liberò dal carcere Mussolini, arrestato in seguito all'insediamento del Governo Badoglio), non partì neanche alla volta dell'allora Persia. Per questo incredibile successo Vartanian ricevette la massima onorificenza militare, l'altisonante Eroe dell'Unione Sovietica, che, come già avevamo notato, è anche la patacca più brutta. link |
mercoledì 11 gennaio 2012
Gevork Vartanian (1924-2012) |