LIVINGSTON, I SUPPOSE, TEXAS, USA - E' finalmente deceduto Ronald Curtis Chambers, decano del braccio della morte texano. Era in carcere in attesa della morte dal 1976, anno in cui l'avevano beccato per aver rapinato e picchiato una coppietta e aver ucciso uno dei due: la ragazza, nonostante una pallottola nel cranio, a sorpresa se la cavò e denunciò il negrone, che fu quindi arrestato e condannato a morte (all'epoca c'era la sedia elettrica). Che esagerazione, mica ha sciacallato nelle case degli alluvionati di Treviso. Ma Chambers di morire non ne voleva sapere e quindi riapri il processo, lo ricondannano, rifai un altro processo, lo ricondannano, lui dice che i giudici avevano un pregiudizio razziale e quindi si va in Corte Suprema, etc., non ha mai vinto ma è sempre riuscito a prolungare l'esecuzione a data da destinarsi, 35 anni su 55 di esistenza passati nel braccio della morte. L'udienza successiva (ancora?) si sarebbe dovuta tenere nel 2011, ma Chambers ha anticipato tutti e se n'è andato al creatore con mezzi propri. Dalla sua pagina di Facebook, Deia Sutton, quella con la pallottola in testa, esprime soddisfazione: Those from my past know the nightmare I have lived with for 35 years. On Friday morning it ended. Chambers died..... It sounds horrible to be glad that someone is gone, but I think I am entitled to this one. It wasn't by my testimony or the needle. Yet this horrible murderer is no more on the Earth and I thank God!!Massì, ringrazia Dio, una volta che fa la cosa giusta. D'altra parte, se non fosse esistita la pena di morte, ora non avremmo il Cristianesimo. Noi ci diamo appuntamento alla prossima esecuzione, che dovrebbe accadere sul serio: per par condicio razziale il prossimo 11/01/2011 ammazzeranno Cleve Foster, bianco, reo di aver stuprato e ucciso una ragazza di colore. link |
venerdì 19 novembre 2010
Ronald Chambers (1955-2010) |