IL MORTO DEL MESE

mercoledì 2 giugno 2010

Morì oggi - 2 giugno

Giuseppe Garibaldi
(1807-1882)
Centoventotto anni fa moriva Giuseppe Garibaldi, uno dei pochi eroi condivisi (a parte vecchi e nuovi nemici) dagli abitanti di questo nostro disgraziato staterello. Eviteremo di ripetere cose che già dovreste aver imparato a scuola, indi approfittiamo dell'anniversario per ricordare un aspetto di Garibaldi che viene poco citato: il suo convinto anticlericalismo. Definì il Beato Pio IX "un metro cubo di letame" e "la più nociva fra le creature, perché egli, più di nessun altro è un ostacolo al progresso umano, alla fratellanza fra gli uomini e popoli" e aveva dato il nome del pontefice al suo asino, "Pionono". Sosteneva che "I clericali sono sudditi e militi di una potenza straniera, autorità mista ed universale, spirituale e politica, che comanda e non si lascia discutere, semina discordie e corrompe" e, per evitare del tutto improbabili tentativi di conversione sul letto di morte, scrisse nel suo testamento:
Siccome negli ultimi momenti della creatura umana, il prete, profittando dello stato spossato in cui si trova il moribondo, e della confusione che sovente vi succede, s'inoltra, e mettendo in opera ogni turpe stratagemma, propaga coll'impostura in cui è maestro, che il defunto compì, pentendosi delle sue credenze passate, ai doveri di cattolico: in conseguenza io dichiaro, che trovandomi in piena ragione oggi, non voglio accettare, in nessun tempo, il ministero odioso, disprezzevole e scellerato d'un prete, che considero atroce nemico del genere umano e dell'Italia in particolare. E che solo in stato di pazzia o di ben crassa ignoranza, io credo possa un individuo raccomandarsi ad un discendente di Torquemada
Però. Che dire, non ci sono più i massoni di una volta. Chiudiamo con quest'ultima citazione, che rivela un inaspettato lato satanista del generale:
Se sorgesse una società del demonio, che combattesse despoti e preti, mi arruolerei nelle sue file!
Eh, magari!

Morirono così