LONDON, INGHILTERRA, REGNO UNITO - Diciamo addio al papà di Modesty Blaise, la bellissima che uccide. Dopo aver riadattato alcune storie di James Bond capì che era molto più divertente raccontare le avventure delle donne letali che Bond incontrava di volta in volta, piuttosto che quelle di quel Playboy bacchettone. E così, tra amnesie misteriose, opulenza sfrenata, malavita, giustizia, lord inglesi, per oltre trent'anni la sua creatura ha affrontato traversie innumerevoli, lasciando gli inglesi, ma ancora di più gli svedesi, con la bocca spalancata, tanto che diverse band hanno dedicato al suo personaggio canzoni su canzoni. Nel 1966 qualcuno pensò che Monica Vitti fosse perfetta per interpretarla e così fecero un film; negli anni '80 fu fatto anche un pilota per una serie Tv, che però non partì mai. Ma che vuoi che sia un piccolo fallimento in una vita di successi. Il mistero rimane sul futuro di Modesty ora che il vecchio tremolante Peter ci ha lasciati, dopo aver narrato e rinarrato la vita di Modesty tra romanzi e fumetti. Tra uno stuolo di giovani autori che vorrebbero metterci su le mani ed una timida proposta di Quentin Tarantino di portarla ancora una volta sugli schermi, l'eroina inglese sembra destinata a non scomparire nei cuori anche di tutti quelli che non hanno idea di chi sia.
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