WIEN, ÖSTERREICH - Nel 1943, Josias Kumpf prese parte alla Erntefest (Festa del Raccolto). Il suo compito era il controllo del raccolto nel campo polacco di Trawniki e le cose andarono più o meno così: gli 8.000 ebrei ospiti della suddetta spa furono invitati a scavare un'enorme fossa, entrarci dentro e godere del relax dato dai piacevoli massaggi effettuati con raffiche di mitra. Se qualcuno di loro non si rilassava abbastanza, Josias aveva il compito di effettuare nuovamente il massaggio. Nel 1956 andò in vacanza nel Wisconsin, ma pochissimo tempo dopo (ovvero nel 2009), accortisi gli U.S.A. dei suoi trascorsi nazisti, lo deportarono in Austria, dove non gli fecero alcun processo per scadenza dei limiti di legge. Quest'estate, a un giornalista, ha raccontato puttanate del genere: "Io ero lì, a Trawniki. Quella notte. Ero di guardia al recinto. Ma sono arrivato troppo tardi. Avevano già iniziato a sparare, ad ucciderli. Centinaia. Migliaia di persone. Con la mitragliatrice. Stavano nelle buche che essi stessi avevano scavato. Alcuni di loro non morirono dopo le prime raffiche e cercavano di strisciare fuori dalla buca. Allora ripresero nuovamente a spararli, uno dopo l'altro. Fino a quando furono tutti morti.Povera gioia. Quell'esperienza deve averlo distrutto. link |
venerdì 16 ottobre 2009
Josias Kumpf (1925-2009) |