SAMARCANDA, UZBEKISTAN - Il regno di legno dell'ex-campione di Samarcanda, da oggi, sarà indifendibile. Ci lascia l'uzbeko dal riporto di ghiaccio. La sua regina è in preda ad una crisi di panico, il re preferisce affogare i suoi timori nelle sottanelle delle sue pedoncine, cavalli e alfieri non collaboreranno mai più per il bene comune e, ancora una volta, cadono due torri per mano di un mediorientale. A portarcelo via è un cancro al sangue, meglio noto come leucemia. Per tutta la vita, Shukhrat ha portato avanti lo studio della tattica delle mosse di apertura di una partita, non curandosi mai della loro continuazione. A noi piace ricordalo così: link |
lunedì 28 settembre 2009
Shukhrat Safin (1970-2009) |