IL MORTO DEL MESE

venerdì 22 aprile 2011

Buster Martin (1906?-2011)

LONDON BRIDGE IS FALLING DOWN, ANARCHY IN THE UK - E purtroppo abbiamo perso il grande Pierre Jean "Buster" Martin, vecchiaccio franco-inglese che poteva vantare l'invidiabile record di impiegato più vecchio del Regno Unito. D'altra parte, diceva sempre:
I only give up working when they put me in a wooden box
Detto, fatto. Diciamolo subito, Martin era un cazzàro da competizione: oltre ad essersi probabilmente aggiunto qualche anno (pare che fosse nato nel 1914 e non nel 1906, come sosteneva), asseriva diverse cose poco credibili; ad esempio, raccontava di essere il figlio segreto di una serva e del suo padrone e che per questo fu spedito in orfanotrofio, dove guadagnò il nomignolo "Buster" per aver rotto il naso a un prete (a soli tre anni); in seguito, appena quattordicenne sposò una tizia di 13 e insieme generarono ben 17 figli (riguardo a queste informazioni non esiste nessuna prova, compresi i 17 figli, che lui sosteneva essere "all'estero").

Ma tralasciamo il suo passato probabilmente inventato e concentriamoci sul vecchiaccio Martin: oltre ad aver lavorato fino al suo ultimo giorno (un vero Working Class Hero), ha fatto parte dei mitici Zimmers (insieme alla mamma di Bonzo) e ha partecipato alla maratona di Londra del 2008: eccolo che si allena (il video è tratto dal documentario How To Live Forever), qui fa un beer-stop e qui si fa intervistare in tv.

Buster Martin, che tipo! Amato dalle donne, dotato di un discreto pene, con quell'espressione finto-basita che mi ricorda tanto Beruschi, Buster Martin è anche il primo vecchiaccio (peccato non sia super) con il quale posso dire di condividere la stessa ricetta per la longevità: egli seguiva infatti
a diligent regimen of beer, cigarettes and red meat
Amen, fratello. Il suo amore per la birra era tale che, in occasione del suo compleanno, commissionò alla Wells and Young Brewery (non nuova a cose strane) 200 bottiglie di una birra tutta sua, la Buster's Bitter, da offrire ad amici e colleghi.

Addio Buster Martin, ce ne vorrebbero di più di anziani come te, tu eri la dimostrazione morente che non tutti i vecchi sono inutili.

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Morirono così