GRÜNWALD, GERMANIA - Eh già, sono morte le Gemelle Kessler. Sì, tutt'e due. A quanto pare, hanno deciso di farla finita insieme, com'è giusto che sia una volta raggiunto quel livello d'incartapecorimento. Facciamo un solo necrologio perché, diciamocelo, sono sempre state un'unica entità, sono pure schiattate in contemporanea, è giusto così. Sempre insieme hanno ancheggiato a ritmo di dadumpi vari, notti troppo piccole e polli e champagne, con le gambe rigorosamente coperte da calzone nere, senza le quali, a detta del pio Bernabei, i telespettatori maschi si sarebbero automaticamente sburrati nei pantaloni (credo che abbia usato queste esatte parole); anche al cinema erano sempre appaiate, spesso nella parte di loro stesse (memorabile la scena dell'ascensore con Dentone ne I Complessi). Ma c'è una piccola, quanto importante, eccezione a questa regola: una canzone chiamata L'uomo della SIP, opera della sola Ellen, che a modesto parere dello scrivente dovrebbe essere dichiarata patrimonio UNESCO, o che cazzo ne so, dell'umanità.
Un paio d'anni fa, vedendo forse vicino il momento della loro dipartita, comunicarono al mondo ch'era loro desiderio mischiare le proprie ceneri con quelle della loro madre (e fin qui...) e con quelle del loro barboncino, Yello:
Lo amavamo più di ogni altra cosa. Vogliamo che le nostre ceneri vengano mischiate un giorno con quelle di nostra madre e possano essere conservate tutte e tre insieme in un’urna a più posti. L’urna comune fa risparmiare spazio. Al giorno d’oggi si dovrebbe risparmiare spazio ovunque. Anche al cimitero. (...) In Baviera non è consentito seppellire due persone nella stessa urna, né un cane in un cimitero umano.
Ma che fascisti questi bavaresi! Che dire, speriamo che alla fine ce l'abbiano fatta...
Addio Gemelle Kessler, salutateci Don Lurio.
Farewell boys!
Traversando tutto l'Illinois
valicammo il Tennesse
senza scalo fino a qui
è arrivato il Da-da-umpa
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