
SEGRATE, ITALIA 1 -
Silvio Berlusconi ha vinto la sua battaglia. Consentitemi di dire che l'ha vinta con grande coraggio, che l'ha vinta quasi contro tutto e quasi contro tutti. Perché? Perché l'ha vinta contro la gran parte della stampa, la gran parte dell'informazione radiotelevisiva, e l'ha vinta anche contro molti che gli consigliavano, in amicizia, di non fare questo passo. Io credo di non svelare nulla in particolare dicendo che oggi da lui ho ricevuto una telefonata, nel momento in cui stava partendo per Roma, per raccogliere questo successo strameritato: una telefonata, io mi permetto di dire, da amico ad amico, nella quale telefonata Silvio Berlusconi mi diceva «Speriamo di poter cominciare a lavorare subito al più presto, per ridare fiducia al Paese, per dare al Paese un governo stabile, per poter mantenere le promesse che abbiamo fatto». Io posso garantire, ormai che le urne sono chiuse, ormai che il voto è dato, che tutto quello che vi dico è la sacrosanta verità, e c'è un punto di tristezza, me lo dovete consentire: parlava già da politico, e già si creava una separazione di fatto, fra lui che è stato il mio editore, ed io che sono il direttore di una testata della sua informazione. Che qui, per cinque anni, ho potuto lavorare in piena libertà.
Sì, la libertà di leccare il culo al tuo capo, a tal punto da riuscire persino a metterlo a disagio. Strano che all'epoca non si sia fatto seppellire, vivo, insieme al Berlusca, tipo Smithers; comunque sia, ora i due si sono finalmente ricongiunti nel girone dei lussuriosi: Fede in quanto leccaculo, Berlusconi... beh, che ve lo dico a fare. Anzi, lasciamo parlare Fede:
Ma lui scopava, scopava, io glielo avevo detto non esagerare lascia perdere, altrimenti non te le togli più di torno. Io guarda sono stato un amico vero e ho tentato di proteggerlo in tutte le maniere, mica come Lele Mora, ma guarda Lele un mascalzone.
Un amico vero! Che tenerezza! Beh sì, a parte quando chiedeva i soldi al capo per terzi e ne tratteneva una parte, come nel caso di quel mascalzone di Lele Mora:
Lele, studiamo insieme... gli dico: senti, ho visto Lele, non sta bene ed è preoccupato, forse credo che una mano bisognerebbe dargliela... Quest'uomo c'ha dato tutto ed è quello che ci ha dato soprattutto la riservatezza... lui rischia la bancarotta... allora diventa peggio il problema. Uno e due, di cui 100 li dà a me in due rate che ho prestato 50 e 50, capito? Vuol dire che possono diventare uno e mezzo: io ne prendo quattro e tu otto, va bene?
Va benissimo. Quando uscì l'intercettazione di cui sopra, Berlusconi s'incazzò come un caimano e da lì a breve il suo ex-amicovero fu licenziato da Mediaset e finì per strada a chiedere l'elemosina (suppongo).
Io fazioso? Che frescaccia.
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