TOXTETH, UK - In attesa di capire se è davvero morto Trump (so che è da ingenui, ma per una volta incrociamo tutti le dita!), ne approfittiamo per raccontarvi la storia di un suo collega criminale, storia che può benissimo essere definita la più grande storia mai raccontata. Purple Aki era un tizio inglese che in vita si è fatto non so quanti anni di galera in più e più sessioni di incarcerazione perché aveva un vizio, e questo vizio era di importunare ragazzini per toccare e misurare i loro muscoli. Una vita passata a inseguire un ideale, insomma! Nato Akinwale Oluwafolajimi Oluwatope Arobieke, ha sempre rifiutato il soprannome di Purple Aki perché razzista (io non capire!) e preferiva invece essere chiamato Andy. Sì, ok, abbiamo mentito spudoratamente: la sua non è affatto la più grande storia mai raccontata. E no, toccare muscoli di per sé non dovrebbe essere un crimine, ma sapete che c'è? Purple-ino era così devoto alla causa che, prima di tentare di prendere le misure dei bicipiti dei ragazzini che fermava per strada, li studiava, carpiva su di loro informazioni personali di ogni tipo per poi utilizzarle a mò di minaccia cioé... era una specie di detective criminale motivato da un'ossessione sessuale che poco aveva a che vedere col sesso: tanto basta perché fosse comunque inserito nella lista dei predatori sessuali in Gran Bretagna e tanto basta anche per sentire il bisogno di scrivere due parole su di lui al momento del suo addio. Ora va', Purple Aki, e misura i bicipiti degli angeli!
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