IL MORTO DEL MESE

martedì 22 luglio 2025

Ozzy Osbourne (1948-2025)

BUCKINGHAMSHIRE, REGNO UNITO -
What is this that stands before me?
Figure in black which points at me
Turn around quick, and start to run
Find out I'm the chosen one
Oh nooo!
Queste parole sono state in pratica la prima pietra posata a fondamento del metal: a cantarle era Ozzy Osbourne, poi giustamente soprannominato principe dell'oscurità, e correva l'anno 1969, ben cinquantasei anni fa. Non so quanto sia utile scrivere (ancora) dell'importanza storica dei Black Sabbath in quella parte della cultura dell'umanità - al sottoscritto particolarmente a cuore - nota come storia della popular music, ma ci proverò ugualmente a rischio di risultare banale. Al di là della gimmick da satanisti droghati cattivoni fidiputt (che pure, ammettiamolo, è servita a contribuire all'immagine da rocker dannati), i Black Sabbath sono stati i primi a voler espressamente rallentare, incattivire e psicopatologizzare l'hard blues che sul finire degli anni '60 era in voga in Inghilterra. Certo, altri colleghi, tra cui Led Zeppelin, Deep Purple, Cream... financo i Beatles... (nonché, dall'altra parte dell'oceano, Jimi Hendrix e i suoi compagni), stavano negli stessi anni sondando strade parallele, ma i Sabbath, cazzo! Dopo la loro venuta è cambiato tutto e le possibilità date dal rock si sono espanse all'inverosimile. Poi, ok, Iommi che abbassa l'accordatura perché ha perso le dita, Butler che ha riscritto le basi di cosa vuol dire portare groove con un basso elettrico, Ward che dal canto suo fraseggiava da jazzista su 'ste robe che col jazz c'entravano come il cavolo a merenda, ma la voce di Ozzy... la voce di Ozzy... sempre in bilico tra l'operatic e lo psicopatic, è stata probabilmente lo "strumento" più importante per la riuscita di questo nuovo sound. E fanculo alle stronzate dei piccioni e pipistrelli ammazzati a morsi o dei ragazzini che s'ammazzano a loro volta perché ascoltano una canzone e decidono che la loro vita non vale un cazzo. Fanculo al mercato del disco e ai mass media che hanno mangiato su - e assieme a - Ozzy (così come su - e assieme a - chiunque altro faccia affari musicali) per un cinquantennio buono, fino al megaconcertone di qualche giorno fa organizzato, ovviamente, per fare cassa (da morto). Fanculo all'orribile copertina di Sabotage. Fanculo a Satana. E fanculo pure a Dio. Oggi muore Ozzy Osbourne e il minimo che possiamo dedicargli è un gran bel funerale elettrico!

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Morirono così