IL MORTO DEL MESE

giovedì 12 giugno 2025

Brian Wilson (1942-2025)

SURFIN', USA - Qualche tempo fa mi è capitato di leggere un endorsement da parte di un collega a uno che si pitta la faccia come Dylan e che si veste come Bowie in cui si paragonava il dischetto maremmano di quest'ultimo a Pet sounds. Ma non scherziamo, cazzo! Pet sounds è tipo la perfezione fatta disco: una delle più grandi opere d'arte di sempre che sarebbe da studiare sin dalle scuole elementari! E oggi, ahinoi, muore il fautore principale del disco (nonché della produzione dei Beach Boys tutta), ovvero Brian Wilson. Questo giugno 2025 si sta dimostrando terribile in quanto a perdite nel mondo musicale: due giorni fa perdiamo Sly Stone e oggi Brian Wilson e che è? Cioè... se fossi Paul McCartney, dopodomani minimo minimo mi gratterei fortissimo le palle. Di Brian Wilson si può dire e si è già detto di tutto e di più: era un genio, e questo al di là delle trovate pubblicitarie. Vi basterà guardare questa clip in cui sovraincide d'amblé delle mai utilizzate linee vocali per la magnifica Don't talk (put your head on my shoulders) - mai vista una roba così - per rendervene conto. Come tutti i geni, però, Brian Wilson aveva dei demoni e nel suo caso (almeno crediamo) non c'entravano con abusi di sostanze o che (o forse sì, magari girava roba buona per le spiagge della California), i suoi erano problemi di natura psichiatrica che da sempre gli hanno rotto e non poco i coglioni rendendo la sua produzione e la sua attività alquanto frastagliata/travagliata. Che poi, diciamola tutta: sì, Pet sounds è quel che è, e d'accordo, ma il resto della produzione dei tipi da spiaggia non è da meno, cioè non so se avete presente I get around, California girls, Surfin' safari, In my room, When I grow up (to be a man), Heroes and villains, Surfer girl, Little deuce coupe, Fun, fun, fun, Til I die, Surfin' U.S.A., She knows me too well, Good vibrations, Don't worry baby... non lo so: c'è bisogno di continuare?

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Morirono così