MILANO, LOMBARDIA - È arrivata la primavera: tornano i pollini e se ne va il Pollini! Legato indissolubilmente e a triplo filo con le composizioni di Chopin (i Notturni di Pollini, cazzo!!!), Maurizio Pollini è stato uno dei più grandi pianisti tipo di sempre e il suo repertorio ha spaziato dal barocco alla contemporanea d'avanguardia. Di solito, si sa, i musicisti di classica suonano sempre e solo per gli aristocratici e i ricconi con la puzza sotto al naso, ma Pollini, pur suonando il più delle volte nei più prestigiosi teatri del mondo terracqueo, da bravo comunista non disdegnava di esibirsi per i poveracci (notissimo il suo concerto del '72 nella fabbrica genovese occupata dagli operai). Sayonara, Pollini! E bentornati, pollini!
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