GIAPPONE - Che disgrazia. La morte di Toriyama è una di quelle notizie che nessuno vorrebbe apprendere, soprattutto uno come il sottoscritto, che, a quarant'anni suonati, tiene ancora appeso al muro un poster di Dragonball (in realtà è un calendario del 2000/2001... ma sto divagando). Non ci sono parole per descrivere l'importanza che Toriyama ha rivestito nella storia del fumetto, e di rimando degli anime, e quali impatti ha avuto sulle nostre vite... no, non sto esagerando: all'epoca della prima messa in onda di Dragonball Z la mia ragazza mi accusava di preferire Dragonball a lei (e aveva ragione! Ma non potevo certo ammetterlo...). Ma non c'erano solo i fumetti: ad esempio i più nerd tra voi ricorderanno anche il suo contributo nel rendere grandissimo Chrono Trigger, nonché altri videogiochi tipo Dragon Quest. Ma non disperate, nell'universo di Toriyama nessuno muore mai per davvero: stiamo già raccogliendo le Sfere del Drago, quelle grosse di Polunga, così potremo resuscitare lui e, visto che ci siamo, gli altri nostri idoli, ovvero Clem Sacco e Berlusconi.
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