IL MORTO DEL MESE

sabato 23 dicembre 2023

Alfredo Maria Bonanno (1937-2023)

TRIESTE, FVG -
Ma perché questi benedetti ragazzi sparano alle gambe di Montanelli? Non sarebbe stato meglio sparargli in bocca? Certo che sarebbe stato meglio. Ma sarebbe stato anche più pesante. Più vendicativo e più cupo. Azzoppare una bestia come quella può anche avere un lato più profondo e significativo, oltre quello della vendetta, della punizione per le responsabilità di Montanelli, fascista e servo dei padroni. Azzopparlo significa costringerlo a claudicare, farglielo ricordare. E poi, è un divertimento più gradevole di sparargli in bocca, col cervello che gli schizza fuori dagli occhi.
Addio ad Alfredo Maria Bonanno, anarco-insurrezionalista catanese che solo per la pubblicazione de La gioia armata (che si apre con l'osservazione citata in apertura e che potete leggere interamente qui) si è fatto un anno e mezzo di carcere. Che poi, lui era un habitué delle patrie galere, visto che si è trovato spesso in mezzo ad attentati, rapine, rapimenti e tutte quelle altre cose belle che fanno gli anarco-insurrezionalisti! Bonanno pubblicava i suoi scritti con le sue Edizioni Anarchismo, con le quali, nel 1978, pubblicò anche una roba dal titolo Il mio testamento politico, scritta sempre da lui ma creditata (così, alla cazzo!) a Jean-Paul Sartre il quale, visto che in realtà non c'entrava un cazzo, giustamente, lo denunciò. Vabbé, comunque... grazie al defungimento del Bonanno, scopriamo che wikipedia dispone di un Portale dell'anarchia! Cioé... che concetto fantastico! Portale dell'anarchia! Ovviamente, vi invitiamo a visitarlo.
Sbrigati compagno, spara subito sul poliziotto, sul magistrato, sul padrone, prima che una nuova polizia te lo impedisca. Sbrigati a dire di no, prima che una nuova repressione ti convinca che il dire di no è insensato e pazzesco e che è giusto che accetti l’ospitalità dei manicomi. Sbrigati ad attaccare il capitale, prima che una nuova ideologia te lo renda sacro. Sbrigati a rifiutare il lavoro, prima che qualche nuovo sofista ti dica, ancora una volta, che “il lavoro rende liberi”. Sbrigati a giocare. Sbrigati ad armarti.
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Morirono così