IL MORTO DEL MESE

venerdì 31 marzo 2023

Max Hardcore (1956-2023)

LOS ANGELES, CA, USA - Sul finire del mese crolla uno dei pilastri del porno americano: Max Hardcore! Hardcore, al secolo Paul F. Little (non sappiamo per cosa stesse la "F.", ma immaginiamo sia qualcosa tipo "Fuck"), divenne celebre negli anni '90 per i suoi filmini diciamo "spinti" e, secondo alcuni, vagamente inneggianti alla pedofilia: era solito infatti far vestire le attrici da ninfette e poi esercitare su di loro pratiche violente e degradanti, tipo clisteri, piscio in faccia, deepthroat fino al vomito, fisting, schiaffi vari, guardare Pechino Express, etc. Insomma, tutte cose che per le performer di oggi sono una passeggiata di salute, ma che all'epoca erano viste come "misogine", quanto meno dalle solite femministe rincoglionite. Durante i primi anni del nuovo secolo Hardcore fu incriminato per pornografia minorile (accusa inconsistente, visto che le attrici erano tutte maggiorenni e, ovviamente, consenzienti) e poi per "oscenità": per quest'ultimo, comunque ridicolo, capo d'accusa fu infine condannato a ben quattro anni di carcere. Uscito da galera il nostro eroe continuò a fare filmetti zozzi, ma stavolta con una protesi poiché il suo piccolo pene aveva smesso di funzionare dopo un intervento alla prostata. Comunque sia, vi assicuro che Max Hardcore non era un pedofilo: sarà stato un pervertito, un erotomane, un pedofilo, ma vi assicuro che non era una pornostar.

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Morirono così