PARIGI, FRANCIA - Είναι καιρός να πεθάνεις. Queste, probabilmente, le ultime parole passate in testa a Vangelis prima di stendere le gambe per colpa di un virus capriccioso che non esiste dal 2019. Musicista e compositore tra i più noti e prolifici che la Grecia abbia mai generato, Evángelos Odysséas Papathanassíou (questo il suo vero nome) è stato uno degli artisti più riconoscibili nel campo della new age dell'elettronica e dell'ambient: fu, insomma, un po' la versione greca del da poco muoruto anche lui Klaus Schulze. Nato artisticamente col ruock (!) degli Aphrodite's Child (gruppo nel quale militava anche Demis Roussos e di cui Vangelis era la mente... a proposito, riascoltiamoci il loro capolavoro, 666), si smarcò ben presto dallo stile prog/psych della band per passare appunto a robe in cui i tappeti di tastiere e sintetizzatori la facevano da padroni: ottimi esempi di tali sonorità sono le sue famosissime colonne sonore, come quelle di Momenti di gloria e di Blade Runner. Lo stesso tipo di ricerca sonora si ritrova anche nei suoi album non collegati a film, tra i quali abbiamo oggi scelto per voi Heaven and Hell, The City e il nuovissimo Juno to Jupiter.The New Age music gave the opportunity for untalented people to make very boring music. link
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