IL MORTO DEL MESE

mercoledì 25 maggio 2022

Hakim Bey (1945-2022)

SAUGERTIES, N.Y. -
Everything delicate & beautiful, from Surrealism to Breakdancing, ends up as fodder for McDeath's ads: 15 minutes later, all the magic has been sucked out, & the art itself dead as a dried locust.
Facciamo ciao ciao con la manina in direzione di Peter Lamborn Wilson, anarco-situazionista (stando a quel che dice Anarcopedia) e senzatetto statunitense conosciuto anche col nome d'arte di Hakim Bey, noto soprattutto per aver teorizzato le TAZ, in italiano Zone Autonome Temporanee, che lo stesso autore non riusciva a definire meglio di... "un corteo, un flashmob, una casa occupata, le iniziative di “Critical Mass” o “Reclaim the Streets”, spazi temporanei liberati che possono essere di breve durata temporale e che comunque non devono mai divenire “istituzionalizzati”, zone pirata fuori dal controllo dell'autorità che si spostano, compaiono e scompaiono, riapparendo o meno in altri tempi e luoghi o modalitá a seconda delle circostanze e della volontá delle persone che hanno dato vita alla realtá liberata, comunitá piccole e circoscritte che peró nel loro insieme possono formare una rete di rapporti correlati fra loro": in parole povere, quelle adunanze di impasticcati chiamate rave. Non a caso, la visione di Hakim Bey è stata particolarmente apprezzata dalla cultura rave (e da centri occupati, Burning Man e compagnia bella). Il Wilson, va detto, aveva anche molti detrattori nel giro anarchico, e per diversi motivi: innanzitutto, i suoi scritti sono pieni zeppi di cazzate mistico/occulte e sono molti gli anarchici che gli hanno (giustamente!) dato le spalle per questa cosa. Inolte, dopo aver scritto della pederastia sacra nella tradizione Sufi, in molti lo tacciarono di essere pro-pedofilia, cosa che non ebbe poi smentita, visto che Bey iniziò a pubblicare anche sul NAMBLA Bulletin, la rivista ufficiale del noto gruppo pedo americano.

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Morirono così