IL MORTO DEL MESE

lunedì 21 febbraio 2022

Alessandro D'Ortenzi (1944-2022)

LAZIO, ITALIA -
Certo non giocavamo a briscola, era il momento del terrorismo rosso e si parlava di destabilizzare il paese con la compiacenza di quella gente. Una volta che il paese fosse caduto nel caos, si sarebbe arrivati a prendere il potere e si sa bene che a noi della destra piace il potere. Cercai di far aderire al movimento "Ricostruiamo l'azione", capeggiato da Semerari, sia Abbatino che Edoardo Toscano, ma loro non vollero pur restando dalla mia parte.
Se n'è andato Alessandro D'Ortenzi, amicone della Banda della Magliana, noto nell'ambiente come Zanzarone. In particolare era l'intermediario fra la Banda e l'inquietante Aldo Semerari, eminente pisicologo noto come "Il Professore Nero" (si diceva che dormisse su un letto in metallo nero, sormontato da una bandiera con la svastica e protetto dai suoi dobermann, cui impartiva solo ordini in tedesco), che si prodigava a far uscire di carcere i delinquenti segnalati da Zanzarone fornendo perizie pisichiatriche (come le chiama lui) fasulle. Memorabili i suoi alterchi con il Freddo Abbatino durante il maxiprocesso alla Banda ("tu hai bisogno di una perizia! E di un pisicologo!"), nel quale alle fine D'Ortenzi fu assolto.

Forse a nessuno frega un cazzo che...
Zanzarone era detenuto a Firenze quando nel '66 ci fu l'alluvione; invece di evadere rimase nel carcere per aiutare i detenuti rimasti intrappolati e per questo fu graziato da Saragat. Come molti nel giro della Banda della Magliana, è comparso nella serie Romanzo Criminale con il nome di Mazzocchio, ma non ricordo proprio chi cavolo fosse.

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Morirono così