ROMA, ITALIA -
Mio caro padrone domani ti sparo
farò di tua pelle sapon di somaro
ti stacco la testa ch'è lucida e tonda
così finalmente imparo il bowling.
Chissà se ha poi imparato a giocare a bowling! Se n'è andato per sempre il cantautore/regista/attore Paolo Pietrangeli, già autore della celeberrima Contessa e di altre canzoni per nulla intrise di odio di classe come la succitata Mio caro padrone domani ti sparo. Canzoni di lotta a parte, Pietrangeli (ch'era figlio d'arte) fu dapprima aiuto-regista di Fellini, Visconti e persino di Paul Morrissey (i due film ideati da Warhol, Il mostro è in tavola... barone Frankenstein e Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!!) e poi regista vero e proprio di una serie di film tutti accomunati dal fatto di non essere stati mai neanche sentiti nominare dal sottoscritto: fra questi segnaliamo I giorni cantati, nel quale interpreta anche la parte del protagonista, che vede la partecipazione tra gli altri di Guccini ("Francesco, fammi cantare una canzone, è importante").
Dopo il successone come regista di film (per tacere della sua sfolgorante carriera politica), Pietrangeli divenne regista televisivo per una serie di programmi tutti accomunati dal fatto di suscitare disprezzo nel sottoscritto: il Maurizio Costanzo Show, C'è posta per te e Amici di Maria De Filippi. Peccato che non abbia in questi casi dato seguito al suo proposito di sparare al proprio padrone, ovvero Berlusconi.
Chi mi pagherà la gioia
di vederti star li appeso
grosso grasso unto e obeso
proprio come un baccalà.
link
|