LOCALITÀ SCANOSCIUTA - Con estremo ritardo seppelliamo le mortali spoglie di Billy Apple®, artista neozelandese spostatosi a Nuova York negli anni '60, dove diventò uno dei massimi esponenti della pop art. Il suo nome di battesimo era Barrie Bates ma, siccome era stra-fissato coi marchi (e parliamo di un'epoca in cui non erano così à la page come oggi), decise di utilizzare un nome d'arte per il quale poi, tra l'altro, creò un logo (questo) e, pensate, arrivò persino a trasformarsi in un marchio registrato (come potete ben notare già dal titolo di questo post).
Negli anni '60 faceva (come tutti i pop artisti suoi colleghi) solo ritratti, sculture, toast, pizzette, ma poi la sua cifra si trasformò in un qualcosa di più concettuale (in questo contesto, rientra anche la registrazione del marchio Billy Apple® di cui accennavamo prima): nel 1974, per esempio, fece una mostra (che venne chiusa in men che non si dica) in cui erano esibiti pezzi di carta igienica sporchi della sua merda e collaborò, nei primi 2000, con un artista/scienziato neozelandese in un trittico di progetti come The Immortalisation of Billy Apple® (in cui crearono una linea cellulare alterando le cellule di Billy - alcune delle quali prese da ciò che rimaneva della mostra sulla merda di qualche anno prima - con un virus che permetterà loro di auto-rigenerarsi per sempre), The Digitisation of Billy Apple® (in cui l'intero genoma di Billy venne sequenziato, o come stracazzo si dice) e The Analysis of Billy Apple®’s Genome (in cui il summenzionato genoma venne presentato in un diagramma a corda). Che riposi in pace®.
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