MCCANDLESS, PENNSYLVANIA - Giorni pesi per i wrestler: salutiamo Dominic DeNucci, uno dei più grandi italiani mai esistiti nella disciplina. Nato a Frosolone (e poi dicono che il Molise non esiste!) nel 1932, si trasferì in tenera età negli States e debuttò sul quadrato nel remoto 1958. Ritiratosi nel 1987, indossò nuovamente gli slip nel 2005 (a 73 anni!) e continuò a lottare sporadicamente fino al 2012. Ma ve l'immaginate? Un ottantenne sul ring! Purtroppo, non troviamo clip di incontri del suo comeback, perciò vi farete bastare quelli di quand'era barzotto: inizò la carriera, dicevamo, sul finire degli anni '50, facendo coppia con il Dino Bravo originale, anche lui italico e col quale fingevano di essere fratelli (lui lottava con lo pseudonimo di Dominic Bravo), poi lottò anche assieme all'altro Dino Bravo (quello che finì crivellato di proietti nel 1993), ma il tag team con cui fece scintille fu quello con il più grande tra tutti i grandi italiani del ring: Bruno Sammartino. Ovviamente, in carriera, ha vinto una macelleria di titoli, ma negli anni '80 passò all'allora WWF, che lo trasformò a poco a poco quello che in gergo viene definito un jobber: da lì maturò l'idea del ritiro. Si riciclò allora come allenatore, insegnando i trucchi del mestiere ad atleti del calibro di Shane Douglas, Moondog Spot e Mick Foley. Ed è proprio quest'ultimo che ha confermato la notizia della morte del maestro.
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