Freddie Mercury (2020-2021)

HAMMERSMITH BRIDGE, LONDON, NON TROPPO DISTANTE DA DOVE HO VISSUTO PER QUALCHE MESE NELL'ORMAI LONTANO 2016 - Apprendiamo la notizia della morte di Freddie Mercury, avvenuta a seguito delle ferite ricevute durante un violento attacco perpetrato dal miglior amico dell'uomo, in questo caso di una donna, ovvero un cane. Siete confusi? Certo che lo siete. Provate a rileggere la prima frase. Ancora non ci siamo? Allora proviamo a spiegare meglio questa faccenda. Nato a Zanzibar, Tanzania, nel 1946, il giovanissimo Farrokh Bulsara trascorse l'infanzia e l'adolescenza tra l'India e l'Africa. La sua famiglia decise di trasferirsi in Gran Bretagna nel 1964 in seguito alla Rivoluzione di Zanzibar. Farrokh cambiò il suo nome in Freddie Mercury nel 1970, stesso anno nel quale fondò la band Queen con il tizio chitarrista coi capelli lunghi e ricci e il tizio batterista vestito da donna e l'adoratissimo John Deacon. Il resto è leggenda: la band diventa un fenomeno internazionale grazie al quale Freddie Mercury ottiene fama, soldi, gloria, sesso, droga, AIDS e morte. Nel 2020, a qualcuno viene in mente di dare a una simpatica foca il suo stesso nome. Cito testualmente da BBC News: The animal, named after Freddie Mercury because of his crowd-pleasing antics, has been entertaining people near Hammersmith Bridge in Barnes. Nel 2021, suddetta simpatica foca viene aggredita da un cane. I veterinari che si sono occupati di prestare soccorso al piccolo Freddie Mercury hanno dichiarato che il cucciolo non era in pericolo di vita, ma aveva purtroppo subito ferite invalidanti che non avrebbero permesso alla foca di ritornare ad esibirsi sotto il ponte di Hammersmith e guadagnarsi da vivere. Freddie Mercury è stato quindi eutanasizzato per il suo stesso bene. Una fine davvero triste, ma consoliamoci all'idea che da qualche parte nel mondo uno sceneggiatore sta scrivendo un soggetto ispirato a questa storia che verrà presto prodotto da Netflix o Amazon o Disney e il cui protagonista sarà interpretato da Pierfrancesco Favino. link