IL MORTO DEL MESE

sabato 1 luglio 2017

Prodigy (1974-2017)

LAS VEGAS, NEVADA - Nonostante il vizietto di girare illegalmente con armi da fuoco, nonché quello di prendersi a botte con i colleghi rappisti, è l'anemia drepanocitica (o falciforme), malattia che lo affliggeva da tempo, a far schiattare Prodigy, membro (assieme ad Havok) dei Mobb Deep. Fautori di quello che, a un ascolto distratto e menefreghista, verrebbe da definire semplicemente musica de' negri, i Mobb Deep sono considerati dai cultori uno dei gruppi di punta dell'era d'oro dell'East Coast rap, qualunque cosa significhi. Ma dicevamo dei suoi vizietti: Prodigy fu beccato più volte con armi detenute illegalmente (e un po' di droga, che non guasta mai) e, per questo, qualche annetto di galera se l'è fatto. Questo non è però bastato a fargli dare una calmata, infatti si è più volte trovato, come spesso (chissà perché) accade ai rapper statunitensi, a cimentarsi nella nobile arte del dissing, ovvero la pratica di mandare pubblicamente a fanculo i colleghi tramite canzoni. Questa abitudine così tipicamente negroamericana ha fatto sì che si ritrovasse in diverse occasioni a fare letteralmente a pugni con altri rapper, come quella volta che si prese a botte con Keith Murray e quell'altra ancora con Saigon. Va beh, comunque sia, a dirla tutta, i suoi album coi Mobb Deep non erano malaccio, perciò datevela, 'n'ascoltata.

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Morirono così