FACTORY, N.Y. - L'ennesimo seguace di Warhol tira le cuoia ed è quasi un mese che non riusciamo a trovare il tempo per dedicargli qualche parola: che tristezza! Che poi Billy Name non era una di quelle Warhol superstars che non sapevano fare un cazzo se non essere dannatamente sfacciate davanti alla telecamera: Billy è stato uno dei più famosi amichetti di Andy ed è proprio grazie ad una sua idea che quest'ultimo e il suo entourage poterono godere della cosiddetta silver age della Factory (sarebbe a dire che Billy ricoprì tutti gli interni di carta stagnola). Era membro dei Theatre of Eternal Music ed è nominato in The story of my life dei Velvet. (Underground, non Revolver, né Velvet e basta.) Sempre per i Velvet Underground, scattò le foto di copertina di White Light/White Heat e del loro disco omonimo.
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