PALO CEDRO, CALIFORNIA - Dopo Cash, un'altra icona del più duro e puro country americano ci lascia per sempre: parliamo di Merle Haggard, autore di brani di enorme successo come Okie from Muskogee (inno anti-freakettone grazie al quale per anni fu considerato, a torto o a ragione, un fottuto conservatore del cazzo), Mama tried, Workin' man blues, Things aren't funny anymore, The fighting side of me, Big city e mille, mille altri. Menzione speciale per i duetti Pancho and Lefty (brano scritto dal grandissimo Townes Van Zandt e cantato da Merle
insieme all'amico di sempre Willie Nelson, con il quale inciderà anche il
suo disco finale, Django & Jimmie, da cui non possiamo non farvi ascoltare
It's all going all to pot) e Bar room buddies (cantata insieme a Clint, la cui esistenza vi sarà più chiara una volta letto il capitolo cinema). Dopo una prima carriera da microcriminale, nel bel mezzo degli anni '60, Merle Haggard capì che era la persona ideale per raccontare, sotto forma di canzoni, le vite dei più umili, portando così in auge un concept che si discostava di parecchio dal sound family friendly che ormai appestava Nashville. Ora che è morto, della generazione originale dei fuorilegge del country rimangono purtroppo in vita solo il già menzionato Willie Nelson, David Allan Coe, Kris Kristofferson e pochi altri. Consoliamoci ripensando alla carriera cinematografica di Merle che da grandissimi insuccessi come Hillbillys in a haunted house e La leggenda del Lone Ranger è riuscita a passare a successini come Bronco Billy (forse il film meno noto di Eastwood) e Sesso & potere, ma soprattutto consoliamoci sapendo che qualche giorno prima di morire aveva predetto la data della sua morte che ha coinciso, come previsto, col suo compleanno: tanti auguri, Merle Haggard, tanti auguri a teeeeeeeeeeee! link |
venerdì 15 aprile 2016
Merle Haggard (1937-2016) |