ROMA, ITALIA -
Il potentissimo professor Guidobaldo Maria Riccardelli era un fanatico cultore del cinema d'arte. Una volta la settimana obbligava dipendenti e famiglie a terrificanti visioni dei classici del cinema. In vent'anni Fantozzi ha veduto e riveduto: Dies irae di Carlo Teodoro Dreyer – sei ore –, L'uomo di Aran di Flaherty – nove tempi –, ma soprattutto il più classico dei classici, La corazzata Kotiomkin – diciotto bobine – di cui il professor Riccardelli possedeva una rarissima copia personale.
Scompare Mauro Vestri, caratterista noto principalmente (negli altri film che ha fatto, tipo Amici Miei o Milano calibro 9, ricopriva ruoli insignificanti) per aver incarnato il mitologico professor Guidobaldo Maria Riccardelli ne Il secondo tragico Fantozzi; parliamo ovviamente di quello del cineforum (le piace il cinema espressionista tedesco?). Vestri, poretto, è stato trovato morto in casa sua (pare sia in realtà spirato una settimana fa) in evidente stato d'abbandono, a tal punto da indurre la procura, che non c'ha proprio un cazzo di meglio da fare, a indagare per istigazione al suicidio (pare infatti si sia ammazzato). Beh, è il minimo che potesse capitargli per aver obbligato per anni i suoi dipendenti a vedere tutti quei polpettoni.
Lasciatemi!
Sui ceci! Sui ceci!
Guarda! Il tuo occhio della madre! La carrozzella col bambino!
Ah! Ecco il tuo montaggio analogico!
link
|