IL MORTO DEL MESE

martedì 24 giugno 2014

Gerry Conlon (1954-2014)

BELFAST, IRLANDA DEL NORD - Dopo sessant'anni di esistenza, di cui 14 spesi nelle prigioni di Sua Maestà la Regina d'Inghilterra, ci saluta per sempre Gerry Conlon, tizio le cui disavventure sono alla base del toccante Nel nome del padre. Per chi non l'avesse visto, la storia è questa: siamo nel 1974, sono gli anni d'oro dell'IRA e Gerry ed i suoi tre amici (noti poi col nome collettivo de i quattro di Guilford) vengono arrestati ad capocchiam in qualità di capri espiatori. Le confessioni vennero loro estirpate con minacce e torture. Come se non bastasse, anche i familiari del Conlon furono successivamente arrestati con l'accusa di cospirazione e terrorismo. Dopo un quattordicennio di prigione, dicevamo, vengono rilasciati (tutti tranne il padre di Gerry, Giuseppe, che muore in cella per problemi polmonari) in quanto effettivamente non c'entravano un cazzo con 'ste diavolo di bombe. A quanto pare, gli sbirri sapevano già da due anni dopo l'arresto chi fossero i veri colpevoli ma nascosero ugualmente la cosa per altri dodici anni. La vicenda, insieme ad un'altra ingiustizia d'Albione, è narrata anche in Street of sorrow/Birmingham six dei Pogues. Ovviamente, gli sbirri coinvolti nell'occultamento delle prove non furono nemmeno sfiorati e fu soltanto nel 2005 che l'allora Primo Ministro Tony Blair chiese scusa alle vittime di questo episodio di malagiustizia.
I am very sorry that they were subject to such an ordeal and injustice... they deserve to be completely and publicly exonerated.
Che carino! Tanto mica è lui quello che, per colpa di tutti quegli anni in gattabuia, ha sofferto di depressione ed è caduto in un abisso di dipendenze da alcool e droghe: quello è toccato a Gerry.

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Morirono così