IL MORTO DEL MESE

mercoledì 12 febbraio 2014

Curtis Brasket (1932-2014)

MINNEAPOLIS, MINNESOTA, STATI UNITI D'AMERICA - Come avete scoperto l'incredibile passione per gli scacchi che vi ha fatto appassionare a questo sito?

Mentre il webmaster in vacanza continua a rifiutarsi di creare una rubrica dedicata allo Scacchismo, salutiamo per sempre Curtis Braqsket, che da giovane fu fortissimo vincendo sedici campionati del Minnesota. L'avrete capito anche voi, palati fini abituati ai Grand Master, Curtis non era questo incredibile campione e il massimo che ha ottenuto nella sua carriera è un banale Outstanding Career Achievement Award. Dobbiamo riconoscere però che alcune sue giocate particolarmente rischiose l'hanno reso discretamente famoso tipo questa.

Ma torniamo al nostro incipit, ovvero: come ci si imbatte negli scacchi? Se sei russo molto probabilmente in ogni angolo della città discriminazioni contro gli omosessuali accompagneranno partite all'ultimo sangue del nostro sport preferito, ma nel resto del mondo se non hai parenti ci vuole un qualcosina che ti possa avvicinare al mondo a quadri bianco-neri.

Nel caso di Curtis fu la passione per la dama che lo invogliò ad andare in biblioteca e prendere a noleggio un libro con le regole. Il bibliotecario pasticcione però sbagliò tutto e gli consegnò il ben più difficile manuale degli scacchi e da lì la sua vita fu segnata. Fece il militare, l'informatico e un sacco di lavori del genere finché non ottenne il super poter del parkinson che resero le sue giocate sempre più difficili e imprevedibili per gli avversari, ma soprattutto per sé stesso.

link

P.S.: a proposito della Russia e degli scacchi, nel povero staterello della Kalmykia esiste una città costruita solo per giocare a scacchi: Chess City appunto. In realtà non è che sia stata completamente costruita, anche perché lo Stato è povero e i Kalmykiani si sono cazzati tutti i soldi per erigere i palazzi a forma di pedine, ospitare qualche competizione scacchista e il Dalai Lama, che prima dell'arrivo di Papa Francesco era il vecchietto più simpatico in circolazione. Ad ogni modo non possiamo che toglierci il cappello davanti all'unica nazione che fa quello che dovrebbe essere fatto e non spendere soldi inutilmente per l'esercito, i politici e la storia dell'arte, ma dedicarli allo sport più crudele del mondo.

Morirono così