IL MORTO DEL MESE

mercoledì 23 gennaio 2013

Riccardo Valla (1942-2013)

TORINO, ITALIA -
In una delle zone centrali di New York - città che è praticamente tutta centro - sorge l’Ostello dell’Ordine della Santa Pustola del Prepuzio del Bambino Gesù, noto anche come Pus Dei. Nell'Ostello i ruoli tra i due sessi sono rigorosamente divisi secondo il rito e in accordo a una tradizione che risale a quando, poco dopo la Circoncisione, su quel che rimaneva di pelle della parte interessata si sviluppò un'enorme pustola. Ispirate dallo Spirito Santo, le pie donne che lo incontrarono durante la fuga in Egitto umettarono la parte con gli anticorpi naturali contenuti nella loro saliva e tanto ebbe effetto la cura che presto la profana pustola sparì dal membro divino.
Scompare Riccardo Valla, autore e traduttore italiano. Molto probabilmente avete letto qualcosa di suo e non lo sapete: fra le numerose opere da lui tradotte in italiano (citiamo ad esempio il ciclo di Shannara) c'è infatti uno dei bestseller da autogrill più venduti al mondo: Il codice da Vinci. In seguito Valla scrisse una parodia del succitato romanzo dal nome Il Coccige da Vinci (dal quale proviene l'estratto in alto), probabilmente di gran lunga migliore dell'originale, come potete constatare voi stessi leggendo quest'altro pezzo preso (quasi) a caso:
"(...) Questo discorso mi eccita da pazzi, dai, grattami la fica!" Sophie gli prese la mano e se l'accostò contro l'inguine. Imperturbabile, Londong abbassò gli occhi sulla mano. "Anche questo è un errore. Come dico alle mie studentesse, la fica deve essere vista come solo il simbolo della fica, la fica di oggi è il simbolo della fica dell'avvenire. L'immagine di Priapo era una minaccia contro i ladri: allo stesso modo, mostrare le fiche è simbolicamente far fare da fica alla mano, per cui si dà del segaiolo a un'altra persona. Ma la fica è l'inverso dell'uccello, perché simbolicamente il dentro è come il fuori, in base alla coincidenza degli opposti. Analogamente non c'è differenza intrinseca tra il davanti e il dietro..."
Da una siepe accanto all'auto giunse in quel momento una voce: "A' Sophie, nun je crede, vuole il culo!"
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Morirono così