IL MORTO DEL MESE

giovedì 6 dicembre 2012

Gretchen Molannen (1973-2012)

TAMPA BAY, FLORIDA, USA -
Imagine having an erection that does not go down, that feeling of just before it comes out, all day, all night, no matter how many times, no matter how much you've destroyed the skin on your penis.
Oddio, era più o meno così quando avevo dodici anni. La Molannen (che c'ha tenuto a lasciare la foto con la maschera a gas che vedete in alto nel suo profilo di Facebook) dall'età di 23 anni soffriva di un raro disturbo classificato come persistent genital arousal disorder: in parole semplici, la tapina era costantemente eccitata e per placare quella che alla lunga era diventata un'agonia non poteva far altro che sgrillettarsi e procurarsi continui orgasmi (il che, essendo una fervente luterana, le provocava ulteriori scrupoli spirituali); spesso per avere un po' di sollievo ne bastavano una decina, ma una volta racconta di essere arrivata a 50 di fila. Come potete immaginare questo superpotere era tutto fuorché piacevole o benefico: la Molannen non riusciva a lavorare (né tanto meno ottenere una qualche pensione d'invalidità), né avere una vita sessuale e affettiva decente, costretta a masturbarsi continuamente per avere un po' di sollievo.
This isn't living. I think about suicide all the time. It doesn't mean I want to do it, I don't want to do that. I want to enjoy life. I used to love life.
Qualche giorno dopo la pubblicazione di questa intervista sul Tampa Bay Times e dopo anni di visite mediche e rimedi, farmacologici e non, del tutto infruttuosi, ha infine deciso di tagliarsi le vene. Requiescat in pace.

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Morirono così