IL MORTO DEL MESE

domenica 25 novembre 2012

Macho Camacho (1962-2012)

SAN JUAN, PUERTO RICO - ¡Ay, caramba! Ma come fa a morire uno che si chiama Macho Camacho? Non è giusto! Uno con un nome così non dovrebbe morire mai... fatto sta che è morto: la mammina ha fatto staccare le macchine che lo tenevano in vita et voila. Ma procediamo con ordine: per quale motivo Macho Camacho, pugilatore di fama planetaria, era tenuto in vita da una macchina? E' presto detto: qualche giorno fa (il 20 novembre per l'esattezza), mentre stava a farsi i cazzi suoi, Macho Camacho è stato colpito da alcuni proietti ed è entrato in stato di morte cerebrale. Era già da tempo che aveva problemucci vari (storie di droga, furto, violenza domestica, ecc.), quindi non troviamo così assurdo che abbia potuto pestare i piedi alla persona sbagliata. Aggiungiamo poi che già nel 2011 era stato bersagliato, rimanendo, in tale occasione, illeso.

Nel tempo libero (ovvero quando non passava le giornate a fare chockeslam al figlio per poi calpestarlo) tirava di boxe ed aveva l'hobby di acquistare e perdere peso alla cazzo di cane, riuscendo così a diventare, nel 2001, il primo campione settuplo di pugilato, con una collezione di titoli delle più disparate categorie di peso: WBC Superpiuma, WBC Leggeri, WBA Superleggeri, IBC Welter, IBC Medi, IBC Superwelter (perdonate ma non ho trovato il match in questione) ed NBA Supermedi. Purtroppo, Macho Camacho dovrà dire addio al suo hobby: a partire da oggi, infatti, non potraà più acquistare peso ma solo perderlo. Vabbuò, son cosas de la vida. Anzi, son cosas de la muerte.

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Morirono così