IL MORTO DEL MESE

martedì 29 maggio 2012

Klaas Carel Faber (1922-2012)

INGOLSTADT, TERZO REICH - Sentite questa: Klaas Carel Faber era un fascistello olandese che s'iscrisse alle SS subito dopo l'invasione nazista dei Paesi Bassi e in questa veste partecipò, fra le altre cose, alla fucilazione dei prigionieri di Westerbork; poi, in seguito all'omicidio del padre da parte di un partigiano olandese, entrò a far parte dello squadrone della morte chiamato Silbertanne (abete bianco), che aveva il compito di ammazzare i membri della resistenza locale, quelli che nascondevano ebrei e quest'ultimi.

Finita la pacchia, nel 1947 fu condannato a morte dalla corte marziale olandese, ma scampò per poco la fucilazione quando la sua pena fu commutata in ergastolo. Sul finire del 1952 riuscì ad evadere insieme ad altre quattro merde delle SS olandesi, trovando rifugio in... Germania? Ma come? Eh già, perché in quanto ex-SS aveva il diritto di ottenere la cittadinanza tedesca, anche dopo la guerra! Roba da pazzi. Non solo: nel 1954 il governo olandese chiese l'estradizione del criminale, ma la richiesta fu respinta per insufficienza di prove. Ma quali prove, era un SS, gli avete dato la cittadinanza apposta, di che cazzo di prove avete bisogno???

Gli olandesi non si diedero per vinti e nel 2004 (dopo soli 50 anni! Signori miei, fumatevi meno canne!) si ripresentarono dai tedeschi e chiesero nuovamente di riavere indietro Faber, che nel frattempo era invecchiato in tutta tranquillità a Ingolstadt; niente da fare, la richiesta fu respinta con le motivazioni ricopiate dalla sentenza del '54. In seguito ci furono altri tentativi anche da parte dei familiari delle vittime, ma la risposta fu sempre la stessa: NEIN!

Beh, dopo che l'insufficienza di prove lo aveva salvato dal carcere a vita, un altro tipo d'insufficienza, questa volta renale, lo consegna nelle mani del Creatore, che per sbaglio lo ha infilato in Paradiso: dall'Inferno è già partita la richiesta d'estradizione, speriamo bene stavolta.

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Morirono così