INGHILTERRA, PRESUMIBILMENTE - Di tutti i Jim Marshall famosi, i due più fichi se ne sono andati al creatore. Prima è toccato al grande Jim Marshall ed ora all'ancor più grande Jim Marshall. Che tristissimo giorno per i rockettari di tutto il mondo! Sin dal 1962, gli amplificatori Marshall hanno trasformato l'energia in suono... ma facciamo un passo indietro: Jim non era un chitarrista, da ragazzo cantava ed essendo stato riformato per problemi di salute non fu chiamato alle armi per prendere parte alla Seconda Guerra Mondiale, in compenso fu convocato il batterista del suo complesso, al che Jim si mise a suonare la batteria. Volendo continuare comunque a cantare, si trovò costretto ad ideare un aggeggio che amplificasse la sua voce visto che la batteria, ovviamente, la copriva del tutto. Dopodiché divenne un discreto batterista ed iniziò a dare lezioni (tra i suoi allievi ebbe anche Mitch Mitchell) riuscendo a risparmiare così una discreta somma con la quale, nel 1960, si aprì un negozio di strumenti. Tra i suoi clienti c'erano Ritchie Blackmore e Pete Townshend i quali, conoscendo i suoi lavori sull'amplificazione, gli chiesero più e più volte di mettere a punto un apparecchio per avere un suono più massiccio. Nacque così la Marshall Amplification. Vabbé... il resto già lo sapete. Se abbiamo disatteso le vostre aspettative di un necrologio irriverente, simpatico o bizzarro ci dispiace davvero ma non riusciamo a scrivere davvero nulla di irriverente, simpatico o bizzarro in quest'occasione. Che "The Father Of Loud" riposi in pace. Amen. link |
giovedì 5 aprile 2012
Jim Marshall (1923-2012) |